Il castello di Aymavilles è l’elemento più caratteristico e riconoscibile del comune per la sua posizione e la sua architettura. È infatti caratterizzato da quattro torri cilindriche coronate da caditoie, che racchiudono un corpo centrale a base quadrata. L’edificio, le cui origini risalgono al XII sec, è stato ripetutamente rimaneggiato, mutando la sua destinazione da quella difensiva a quella di elegante dimora signorile all’interno di un grande parco.
La Chiesa di Saint Léger, dotata di una bella facciata interamente affrescata, è la struttura che maggiormente si nota percorrendo la strada statale in direzione Cogne, pur non essendo la chiesa parrocchiale. Lo storico religioso Abbé Henry fa risalire le sue origini intorno all’800.
Presenta un’unica navata con volte a crociera ornate da una luminosa e ricca decorazione pittorica eseguita negli anni 1856‐1857 dal pittore Grange, che realizzò anche la caratteristica facciata a trompe‐l’oeil. A monte e distaccato dalla chiesa si colloca il campanile, una bella torre quadrata in pietra a vista che si eleva solida ed elegante, con guglia a forma di piramide ottagonale; si desume risalga al tardo rinascimento, XV‐XVI secolo.
Nella cella campanaria è collocata la più antica campana datata della Valle d’Aosta: fusa nel 1372 e dedicata alla Vergine Maria, reca l’iscrizione Ave Maria gratia plena, Dominus tecum. A.D. MCCCLXXII.
Pont d’Aël è uno dei monumenti romani più belli e ben conservati della Valle d’Aosta; si tratta di un ponte acquedotto costruito in una gola della vallata che sale verso Cogne, alto 56 m. circa dal livello del corso d’acqua. Un’iscrizione collocata sul fronte nord consente la sua datazione all’anno 3 a.C.
La Chiesa Parrocchiale dedicata a Saint Martin, nel cuore di Aymavilles, è di notevole importanza: non solo è annoverata tra le prime 15 parrocchie della Valle nate intorno al 600, ma è anche citata assieme alle chiese di St. Germain e di Morgex come formanti la triade di chiese con l’attributo di plébanies.
Menzionata per la prima volta in una bolla papale del 1176, la chiesa fu ricostruita nel 1724‐1725.I declivi morenici del territorio di Aymavilles sembrano particolarmente vocati alla coltura della vite; non a caso vi crescono parecchi vitigni autoctoni, alcuni coltivati da sempre, altri quasi abbandonati e ora recuperati e rimessi in produzione.

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